Carabayllo
La nostra presenza a Lima Nord
Dal gennaio 2001 don Giovanni Paccosi, prima in compagnia di don Michele Berchi, della diocesi di Biella e attuale rettore del Santuario di Oropa (Piemonte) e dall’anno scorso con don Paolo Bargigia, è parroco della parrocchia Santa Maria de la Reconciliación, nella Diocesi di Carabayllo, Lima Nord. La diocesi, di 2 milioni e mezzo di cattolici, è costituita dalla periferia settentrionale di Lima, città di quasi 10 milioni di abitanti, stretta tra l’oceano e le Ande, in mezzo al deserto costiero del Perú. A Lima il clima è sempre umido, per molti mesi all’anno il cielo è coperto di nubi, ma non piove mai. E la temperatura oscilla tra i 14 gradi dell’inverno e i 30 dell’estate.
Don Giovanni e don Paolo, che nel 2010 festeggeranno 25 anni di sacerdozio, sono entrati in seminario insieme nel 1979, e dopo molti anni da parroci a Firenze, adesso condividono l’esperienza della missione. Tutt’e due fanno parte del movimento di Comunione e Liberazione, in cui hanno scoperto la vocazione al sacerdozio. A Lima guidano una parrocchia di 60.000 abitanti, quasi tutti poveri, e portano avanti la pastorale universitaria nell’Università Cattolica Sedes Sapientiae (4500 alunni), nata dieci anni fa per iniziativa del Vescovo Lino Panizza. Nell’universitá insegnano introduzione al Cristianesimo con gli alunni di tutte le facoltá.
La parrocchia ha tre chiese, ed è organizzata in “comunità” all’interno dei 24 settori (zone di 300-350 famiglie ognuno) oltre ai gruppi e movimenti. Coordina tutto un’equipe pastorale di laici che lavora a stretto contatto con i sacerdoti. Ogni comunità di settore è guidata da un gruppo di coordinamento, che si occupa di organizzare la distribuzione capillare del bollettino parrocchiale ed il monitoraggio della situazione dei malati e delle situazioni difficili da aiutare. Mensilmente si tiene un momento di incontro nel settore a cui si invitano tutte le famiglie che vi abitano. A fine mese poi, i sacerdoti con i responsabili dei settori e dei gruppi e movimenti, programmano il lavoro del mese successivo.
Nelle tre chiese e nei settori si svolge la catechesi sacramentale. Per i bambini che si preparano alla prima comunione c’è la Catechesi Familiare: i genitori, tutte le settimane, guidati da coppie di sposi, preparano i temi di catechesi che poi spiegano, loro stessi, ai figli. I bambini poi si riuniscono la domenica mattina per la Messa e per riprendere, con i catechisti, i temi già svolti. Per i giovani da 14 a 25 anni si propone la preparazione alla cresima, con un itinerario di due anni. C’è poi la catechesi di preparazione ai sacramenti per adulti (in Perú son molti quelli che arrivano ad essere adulti senza essere battezzati e cresimati) che ogni tre mesi porta ai sacramenti dell’iniziazione cristiana molte persone, grazie al lavoro di un gruppo di catechisti degli adulti.
Da alcuni anni si è fondata la “Scuola di Teologia e Catechesi Juan Diego” che, in vari momenti dell’anno, propone cicli di Catechesi per Adulti e Corsi Biblici. Anche la presenza di movimenti e associazioni (Rinnovamento Carismatico, Juan XXIII, Legione di Maria, Confraternite laicali, cinque cori parrocchiali –uno per ogni Messa della domenica) é molto viva.
Nella parrocchia funziona anche il “Policlinico Juan Pablo II”, un poliambulatorio popolare. Otto anni fa era piccolissimo, poi, grazie anche all’apporto della Diocesi di Biella, l’abbiamo potuto ampliare e rendere funzionale e in regola con le norme sanitarie. È dotato di laboratorio di Analisi, Radiologia ed Ecografia, e offre servizi di medicina di base ed alcuni ambulatori specialistici: in esso lavorano una ventina di persone tra medici e altro personale.
Il centro parrocchiale “Juan Pablo II”
Santa María de la Reconciliación: 60.000 abitanti, tre chiese: la chiesa parrocchiale, la cappella Nuestra Señora de la Evangelización, la cappella Juan Pablo II. Delle tre la più piccola è quest’ultima, ma è anche la più centrale dal punto di vista geografico ed è dotata di un terreno edificabile molto grande.
Per questo, già dal 2002, abbiamo il progetto di trasformare la cappella in centro parrocchiale. In questi anni si è lavorato per gradi: con risorse della parrocchia e con aiuti di amici abbiamo in un primo momento ampliato gli spazi per la catechesi e gli incontri, con la costruzione di otto sale e nuovi bagni. Contemporaneamente, dal 2002 al 2004 si è messo a punto un progetto globale, con tutti gli spazi e i servizi necessari, forti della disponibilità ad aiutarci economicamente da parte dell’Arcidiocesi di Firenze. Dopo un tempo d’attesa e le pastoie burocratiche (che anche in Perù non mancano) abbiamo iniziato la costruzione nel 2008. Il progetto ha due fasi: una, che si sta per concludere, che riguarda la casa canonica (pensata per accogliere anche un certo numero di seminaristi e di persone in visita), un nuovo salone parrocchiale, due camere ardenti per la popolazione (un’esigenza sentita qui, dove le case spesso sono piccole e molto povere), gli spazi per i servizi sociali, la segreteria parrocchiale e gli uffici dei sacerdoti. Con un finanziamento di 120.000 euro ed altri 30.000 euro raccolti in parrocchia e tra amici, si è potuta concludere la costruzione degli spazi pubblici, inaugurati il 22 novembre 2009, e la parte strutturale della casa parrocchiale. Mancano circa 50.000 euro per terminare con le rifiniture della casa e l’esterno.
La seconda parte del progetto, che è in fase di elaborazione architettonica, prevede la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, più adeguata alla popolazione ed alle esigenze delle celebrazioni. Attualmente, in tutte le occasioni di affluenza straordinaria (Natale, Settimana Santa, Comunioni, Feste, ecc.), celebriamo messa all’aperto nel campo di calcetto. La Chiesa dovrebbe avere ottocento posti a sedere e tutti gli spazi liturgici necessari a una comunità di grandi dimensioni come la nostra. Anche per questa parte speriamo nel sostegno dell’Arcidiocesi di Firenze.
Rimane urgente anche la costruzione della nuova cappella Nuestra Señora de la Evangelización (attalmente costruita con lamiera, compensato e cartoni…) e il reperimento di un terreno e la costruzione di un’altra cappella nella parte più distante del territorio parrocchiale. Ma questi sono sogni per gli anni futuri…