ricordo dei missionari martiri del 2014
GLI OPERATORI PASTORALI UCCISI NELL’ANNO 2014
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, nell’anno 2014 sono stati uccisi nel mondo 26 operatori pastorali, 3 in più rispetto al precedente anno 2013. Per il sesto anno consecutivo, il numero più elevato di operatori pastorali uccisi si registra in America. Negli ultimi dieci anni (2004-2013) sono stati uccisi nel mondo 230 operatori pastorali, di cui 3 Vescovi.
Nel 2014 sono morti in modo violento 17 sacerdoti, 1 religioso, 6 religiose, 1 seminarista, 1 laico. Secondo la ripartizione continentale, in America sono stati uccisi 14 operatori pastorali (12 sacerdoti, 1 religioso, 1 seminarista); in Africa sono stati uccisi 7 operatori pastorali (2 sacerdoti, 5 religiose); in Asia sono stati uccisi 2 operatori pastorali (1 sacerdote, 1 religiosa); in Oceania sono stati uccisi 2 operatori pastorali (1 sacerdote, 1 laico); in Europa è stato ucciso 1 sacerdote.
Non possiamo tralasciare di ricordare poi quanti sono stati uccisi non dalla mano di un malvivente ma dal virus ebola, che sta mietendo migliaia di vittime in Africa occidentale, dove le strutture cattoliche, e non solo sanitarie, si sono mobilitate fin dal primo insorgere dell’epidemia. La Famiglia religiosa dei Fatebenefratelli (Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio) ha perso in Liberia e Sierra Leone quattro confratelli, una religiosa e tredici collaboratori degli ospedali di Monrovia e Lunsar, per aver contratto il virus nel loro generoso impegno di assistenza ai malati. “I nostri Confratelli hanno donato la loro vita per gli altri, come Cristo, fino al punto di morire contagiati da questa epidemia” ha scritto Fra Jesús Etayo, Priore Generale. Analoga sorte toccò alle sei missionarie italiane delle Suore delle Poverelle di Bergamo, morte in Congo nel 1995 per aver contratto il virus ebola pur di non lasciare la popolazione priva di assistenza sanitaria. Per loro nel 2013 è stato aperto il processo di beatificazione.
Come avviene ormai da tempo, l’elenco di Fides non riguarda solo i missionari ad gentes in senso stretto, ma tutti gli operatori pastorali morti in modo violento. Non viene usato di proposito il termine “martiri”, se non nel suo significato etimologico di “testimoni”, per non entrare in merito al giudizio che la Chiesa potrà eventualmente dare su alcuni di loro, e anche per la scarsità di notizie che si riescono a raccogliere sulla loro vita e sulle circostanze della morte.
Ancora una volta la maggior parte degli operatori pastorali uccisi nel 2014 ha trovato la morte in seguito a tentativi di rapina o di furto, aggrediti anche con efferatezza e ferocia, segno del clima di degrado morale, di povertà economica e culturale, di intolleranza in cui vivevano. In questi contesti, simili a tutte le latitudini, la violenza e la mancanza del minimo rispetto per la vita umana, diventano regola di vita. Nessuno di loro ha compiuto azioni o gesti eclatanti, ma ha vissuto con perseveranza e umiltà l’impegno quotidiano di testimoniare Cristo e il suo Vangelo in tali complesse situazioni. Qualcuno è stato ucciso dalle stesse persone che aiutava, altri hanno aperto la porta a chi chiedeva soccorso e sono stati aggredito, altri ancora hanno perso la vita durante una rapina, mentre rimane incerto il movente per tante altre aggressioni e rapimenti conclusisi tragicamente, di cui forse non si conosceranno mai le vere cause.
Nel 2014 sono stati condannati i mandanti dell’omicidio del Vescovo di La Rioja (Argentina), Mons. Enrique Angelelli, 38 anni dopo l’assassinio del Presule, che fu camuffato da incidente stradale; sono stati anche condannati i mandanti e gli esecutori dell’assassinio di Mons. Luigi Locati, Vicario apostolico di Isiolo (Kenya), assassinato nel 2005; arrestati anche i responsabili della morte del Rettore del Seminario di Bangalore (India), p.Thomas, ucciso nel 2013.
Desta ancora preoccupazione la sorte di altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi, di cui non si hanno più notizie, come i tre sacerdoti congolesi Agostiniani dell’Assunzione, sequestati nel nord Kivu, nella Repubblica democratica del Congo nell’ottobre 2012; del gesuita italiano p. Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria nel 2013; o di p. Alexis Prem Kumar, rapito il 2 giugno scorso ad Herat, in Afghanistan.
Il 24 maggio sono stati beatificati il missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) padre Mario Vergara, ed il catechista laico Isidoro Ngei Ko Lat, uccisi in odio alla fede in Birmania, nel 1950. “La loro eroica fedeltà a Cristo possa essere di incoraggiamento e di esempio ai missionari e specialmente ai catechisti che nelle terre di missione svolgono una preziosa e insostituibile opera apostolica” ha detto Papa Francesco.
Agli elenchi provvisori stilati annualmente dall’Agenzia Fides, deve sempre essere aggiunta la lunga lista dei tanti, di cui forse non si avrà mai notizia o di cui non si conoscerà neppure il nome, che in ogni angolo del pianeta soffrono e pagano con la vita la loro fede in Gesù Cristo. (SL) (Fides 30/12/2014)
PANORAMA DEI CONTINENTI
AMERICA
In America sono stati uccisi 14 operatori pastorali: 5 in Messico, 3 in Venezuela, 2 negli Stati Uniti d’America, 1 in Canada, 1 in Colombia, 1 in Nicaragua, 1 in Perù .
In Messico: don Rolando Martinez Lara, ucciso durante un furto nella sua parrocchia; il seminarista Samuel Gustavo Gómez Veleta, rapito e ucciso nella Settimana Santa; don José Acuña Asención Osorio, il cui corpo è stato ritrovato nelle acque del fiume Balsas; padre John Ssenyondo, ritrovato in una fossa comune, insieme ad altri cadaveri; don Gregorio Lopez Grosotieta, sequestrato e ucciso.
In Venezuela: i salesiani padre Jesus Erasmus Plaza Salessi ed il religioso fratel Luis Edilberto Sanchez Morantes, aggrediti da due giovani ladri entrati nei locali del Collegio; il sacerdote Reinaldo Alfonso Herrera Lures, scomparso e ritrovato cadavere.
Negli Stati Uniti d’America: don Eric Freed, trovato morto nella sua canonica con vistosi traumi; padre Kenneth Walker, ucciso in un tentativo di rapina.
In Canada: padre Gilbert Dasna, ucciso da un criminale.
In Colombia: don Andrés Duque Echeverry, vittima di una rapina.
In Nicaragua: don Juan Francisco Blandon Meza, ucciso da uno squilibrato.
In Perù: don Alfonso Comina Zevallos, picchiato a morte e ucciso nella sua casa canonica.
AFRICA
In Africa sono stati uccisi 7 operatori pastorali: 3 in Burundi, 2 nella Repubblica Centrafricana, 1 in Sudafrica, 1 in Tanzania.
In Burundi: tre missionarie saveriane: suor Lucia Pulici, suor Olga Raschietti e suor Bernadetta Bogian.
Nella Repubblica Centrafricana: don Christ Forman Wilibona, ucciso ad un posto di blocco dei ribelli; don Paul-Emile Nzale, ucciso insieme ad altre persone durante un attacco alla sua parrocchia.
In Sudafrica: suor Mary Paule Tacke, rapita e uccisa da malviventi.
In Tanzania: suor Clecensia Kapuli, uccisa durante una rapina.
ASIA
In Asia sono stati uccisi 2 operatori pastorali: in Siria e in Malesia.
In Siria: il gesuita p. Frans van der Lugt, sequestrato da uomini armati che lo hanno picchiato e ucciso.
In Malesia: suor Juliana Lim, morta per le conseguenze di una violenta aggressione.
OCEANIA
In Oceania sono stati uccisi 2 operatori pastorali: in Papua Nuova Guinea.
In Papua Nuova Guinea: don Gerry Maria Inau, ed il laico Benedict, ministro straordinario della Comunione, sono stati uccisi mentre si trovavano per motivi pastorali in un’area remota della diocesi di Bereina, molto probabilmente per le conseguenze di conflitti tribali.
EUROPA
In Europa è stato ucciso 1 operatore pastorale.
In Italia: don Lazzaro Longobardi, è stato ucciso a colpi di spranga nei pressi della sua canonica.
(Agenzia Fides 30/12/2014)
CENNI BIOGRAFICI E CIRCOSTANZE DELLA MORTE
L’Agenzia Fides è grata a tutti coloro che vorranno segnalare aggiornamenti o correzioni
a questo elenco o a quelli degli anni precedenti.
Il corpo senza vita del rev.do Eric Freed, parroco ad Eureka, in California (Stati Uniti d’America), è stato trovato nei locali della canonica della sua parrocchia il 1° gennaio 2014, con vistosi traumi alla testa e su tutto il corpo. Il sacerdote statunitense, nato nel 1957, si era formato ed era stato ordinato sacerdote tra i Salesiani di Don Bosco. Aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale a Tokyo e per alcuni anni aveva svolto, come salesiano, il ministero di insegnante e cappellano in Giappone. Dal 1999 era incardinato nella diocesi di Santa Rosa, dove ha svolto il ministero pastorale in diverse parrocchie e in alcune scuole. Nel 2011 era stato nominato parroco della parrocchia di San Bernardo, dove è stato ucciso. Era molto amato dai suoi studenti e dai suoi fedeli, è ricordato come un sacerdote sensibile, sempre sorridente, con uno spiccato senso dell’umorismo e appassionato di sport. Il processo alla persona accusata dell'assassinio di padre Eric è stato rinviato un paio di volte ed è ancora in corso.
Padre Jesus Erasmus Plaza Salessi (80 anni) ed il religioso fratel Luis Edilberto Sanchez Morantes (84 anni), Salesiani di Don Bosco, SDB, sono stati aggrediti la notte tra il 15 e il 16 febbraio, da due giovani entrati nei locali del Collegio Don Bosco, a Guaparo, nella periferia di Valencia (Venezuela), e sono morti in seguito alle ferite riportate. Si trattava di due minorenni (13 e 15 anni) che volevano rubare computer, soldi, telefoni cellulari ed altri oggetti di valore, e che hanno anche profanato la cappella. Don Plaza è morto in ospedale, mentre i medici cercavano di fermare le emorragie causate dalle numerose coltellate, mentre fratel Luis è morto sul colpo. Nell'azione particolarmente violenta ed efferata sono rimasti gravemente feriti anche un altro sacerdote, accorso in difesa dei confratelli, e un altro religioso. I religiosi assassinati erano da più di 50 anni al servizio della comunità salesiana nel paese. Dopo i funerali, Fratel Luis Sánchez, colombiano, è stato sepolto nel Santuario di Maria Ausiliatrice, mentre padre Jesús Plaza è stato portato nello stato di Mérida (Venezuela), di cui era originario.
Vedi Agenzia Fides 17/02/2014; 18/02/2014
Don Rolando Martinez Lara, parroco di Santa Maria de Guadalupe a Canalejas (municipio di Jilotepec), diocesi di Atlacomulco, nello stato di Mexico, è stato ucciso durante un furto nella sua parrocchia, all’alba del 19 febbraio 2014. I malviventi lo hanno malmenato fino ad ucciderlo. Ordinato sacerdote nell’anno 2000, il sacerdote lavorava per la Commissione episcopale della Pastorale sociale-Caritas.
Don Lazzaro Longobardi, parroco della parrocchia di san Raffaele Arcangelo a Sibari, è stato rinvenuto senza vita la mattina del 3 marzo nei pressi della casa canonica dove abitava. Sotto il suo corpo è stata ritrovata la sbarra di ferro con cui è stato colpito a morte, molto probabilmente la sera di domenica 2 marzo. Il sacerdote, nato nel 1945, dal 1987 era parroco a Sibari, amato e benvoluto dall’intera comunità parrocchiale, in favore della quale s’era impegnato nella promozione del Vangelo, al fianco dei giovani, degli ultimi e degli emarginati, in particolare delle migliaia di immigrati che affollano quelle zone in cerca di lavoro. Secondo le autorità, proprio uno di loro, che è stato fermato, avrebbe tentato di estorcere denaro al sacerdote minacciandolo di ritorsioni: dopo il rifiuto all’ennesima richiesta del ragazzo, al quale in passato il sacerdote aveva rimproverato di aver prelevato i soldi persino dalla cassetta delle offerte, senza tuttavia mai denunciarlo sperando in un suo ravvedimento, il tragico epilogo.
Vedi Agenzia Fides 5/3/2014
Don Juan Francisco Blandon Meza, parroco dell'Immacolata Concezione di Maria nel comune di Wiwilí, dipartimento e diocesi di Jinotega (Nicaragua) è stato ucciso la sera di domenica 6 aprile 2014. Il sacerdote, 42 anni, si trovava nei pressi della sua abitazione insieme a due donne con cui stava parlando, quando è stato raggiunto dal marito di una delle due, che ha aperto il fuoco uccidendo la moglie e il sacerdote, infine si è tolto la vita. Padre Blandón Meza era conosciuto per il suo impegno con i gruppi sociali e per la difesa dei diritti umani. Per il Vescovo della diocesi, Mons. Herrera, padre Juan Francisco è stato ucciso per l’instabilità psicologica dell’uomo che lo ha aggredito.
Vedi Agenzia Fides 08/04/2014
Il gesuita olandese p. Frans van der Lugt, SJ, che viveva nella martoriata città di Homs (Siria), è stato ucciso lunedi 7 aprile 2014, intorno alle 8 del mattino. Il religioso è stato sequestrato da uomini armati, che lo hanno picchiato e poi ucciso con due pallottole alla testa, davanti alla residenza dei Gesuiti a Homs, dinanzi alla gente. Padre van der Lugt viveva in Siria dal 1966, sempre molto impegnato per i poveri e nel dialogo interreligioso. A Homs aveva avviato negli anni ’80 un centro di spiritualità, poco fuori dalla città, che ospitava circa 40 ragazzi con handicap mentale, provenienti dai villaggi vicini. Negli ultimi tre anni di guerra, il religioso olandese ha vissuto in un monastero che sorge nella città vecchia, dove si trovavano i civili assediati per molti mesi dall’esercito regolare. Aveva scelto di rimanere ad Homs, nonostante i bombardamenti quotidiani e la mancanza di cibo, anche dopo le operazioni di evacuazione della popolazione civile. Era l’ultimo gesuita rimasto ad Homs.
Vedi Agenzia Fides 7/4/2014; 8/4/2014
Il 18 aprile 2014 è stato ucciso a Bossangoa (Rep. Centrafricana) don Christ Forman Wilibona. Il sacerdote stava rientrando in moto dalla Messa Crismale (che per ragioni logistiche dovute al conflitto in atto nel paese era stata celebrata il Venerdì Santo anziché il Giovedì) quando è incappato in un posto di blocco dei ribelli Seleka associati ad elementi Peuls. I ribelli gli hanno sparato contro 12 pallottole, don Wilibona è morto all’istante. La popolazione locale ha cercato di recuperare subito il corpo del sacerdote, ma i suoi assassini hanno impedito per alcune ore di avvicinarsi alla salma. E’ stato poi sepolto presso la missione di Paoua, dove era parroco.
Vedi Agenzia Fides 24/4/2014
Il seminarista Samuel Gustavo Gómez Veleta, 21 anni, alunno del Seminario Arcivescovile di Chihuahua (Messico), che si trovava nel comune di Aldama, nella comunità in cui prestava il suo servizio missionario, come tutti i seminaristi, in occasione della Settimana Santa, è stato rapito e ritrovato morto il giorno seguente, 15 aprile, martedì santo.
Vedi Agenzia Fides 28/04/2014
Un sacerdote, p. Gerry Maria Inau, ed un laico, Benedict, ministro straordinario della Comunione, della diocesi di Bereina (Papua Nuova Guinea) sono stati uccisi domenica 4 maggio 2014, mentre si trovavano per motivi pastorali in un’area remota della diocesi. I due sono stati probabilmente vittime di un conflitto tribale che va avanti nella zona da qualche anno: pur appartenendo a gruppi diversi infatti, i due lavoravano insieme dando testimonianza di unità. P. Gerry era una vocazione adulta ed era stato ordinato sacerdote solo nove mesi prima. Era una prete diligente e di grande fede, molto sensibile alle necessità della sua gente.
Vedi Agenzia Fides 13/5/2014
Padre Gilbert Dasna, della Congregazione dei Sons of Mary Mother of Mercy (SMMM), Viceparroco della Parrocchia Cattedrale di St.Paul ad Alberta (Canada), è stato ucciso la sera del 9 maggio 2014 da un criminale. E’ ricordato come un sacerdote buono e generoso, che irradiava gioia e pace. Nato in Camerun nel 1982, era stato ordinato sacerdote l’11 luglio 2009 ed è stato Viceparroco della Cattedrale di St. Paul dal 19 maggio 2011 fino alla morte. Era in Canada da tre anni.
Vedi Agenzia Fides 12/05/2014
Suor Juliana Lim, 69 anni, della Congregazione del Bambino Gesù, è morta il 21 maggio dopo una violenta aggressione subita il 14 maggio a Seremban, cittadina nei pressi di Kuala Lumpur. La religiosa malaysiana era stata aggredita insieme ad una consorella, da un uomo a viso coperto, mentre le due si trovavano nel complesso della chiesa della Visitazione. L’uomo le ha ferocemente percosse, rubando pochi spiccioli e lasciandole in fin di vita. Suor Juliana, condotta in ospedale, era in coma e ha lottato per sette giorni tra la vita e la morte. Anche l’altra religiosa ha riportato gravi ferite. Secondo la polizia può essere stato il gesto di un disperato, ma c’è anche l’ipotesi dell’aggressione per motivi religiosi.
Vedi Agenzia Fides 22/5/2014
Nell’assalto alla parrocchia “Nostra Signora di Fatima” nel centro di Bangui, capitale della Repubblica Centrafrica, dove si erano rifugiate diverse persone in fuga dalle violenze, avvenuto il 28 maggio, sono morte almeno 18 persone tra le quali p. Paul-Emile Nzale, 76 anni, centrafricano.
Vedi Agenzia Fides 30/5/2014
Padre Kenneth Walker, della Fraternità Sacerdotale di San Pietro (FSSP), è stato ucciso nella missione Mater Misericordiae di Phoenix, Arizona (Stati Uniti d’America), intorno alle ore 21 dell’11 giugno, quasi certamente in un tentativo di rapina. Insieme a lui è stato gravemente ferito un altro sacerdote. Probabilmente i due sacerdoti, che si trovavano nei locali della missione, hanno reagito e sono stati aggrediti dai malviventi. Padre Walker era nato nel 1985 a Ploughkeepsie, nello stato di New York, ed era stato ordinato sacerdote nel 2012.
Vedi Agenzia Fides 13/06/2014
Suor Mary Paule Tacke, religiosa statunitense di 82 anni, della Congregazione delle Suore missionarie del Preziosissimo Sangue (CPS), conosciute anche come Missionarie di Mariannhill, è stata uccisa in Sudafrica. La vettura di suor Mary era stata fermata da alcuni banditi il 15 giugno nei pressi di Mthatha, mentre la religiosa stava recandosi a visitare uno degli orfanotrofi da lei fondato. Inseguita dalla polizia, con i banditi a bordo, l’auto si era infine ribaltata nei pressi di Qokolweni. I malviventi erano riusciti a fuggire e non c’era nessuna traccia della religiosa. Dopo giorni di ricerche, il corpo di suor Mary è stato ritrovato il 20 giugno, in un ruscello nei pressi del villaggio di Tyara, a 60 km da Mthatha. La polizia ritiene che la religiosa sia stata strangolata. Suor Mary era originaria di Cottonwood, nell’Idaho, e operava in Sudafrica fin dagli anni ’50.
Vedi Agenzia Fides 23/6/2014
Suor Clecensia Kapuli, religiosa tanzaniana di 50 anni della Congregazione della diocesi di Mbeya “Our Lady Queen of Apostols, è stata uccisa il 23 giugno nel corso di una rapina in strada a Dar es Salaam, la capitale economica del Paese. Era appena uscita dalla banca con una somma di denaro necessaria per pagare gli operai che stavano ristrutturando la scuola secondaria gestita dalla sua congregazione, della quale era l’economa, quando l’automobile con la religiosa, una sua consorella e l’autista, è stata bloccata da quattro uomini armati che hanno sparato uccidendo la religiosa e ferendo l’autista. La consorella di suor Clecensia è riuscita a fuggire, così i banditi, che hanno portato via il denaro.
Vedi Agenzia Fides 25/6/2014
Tre missionarie saveriane (Missionarie di Maria) italiane sono state uccise con efferatezza e violenza nella missione San Guido M. Conforti di Kamenge, quartiere periferico di Bujumbura, in Burundi. Suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti sono state uccise nel pomeriggio del 7 settembre, mentre suor Bernadetta Bogian è stata uccisa la notte seguente. La polizia burundese ha arrestato un giovane ritenuto colpevole dell’omicidio, che avrebbe massacrato le tre religiose perché convinto che il loro convento fosse stato costruito su un terreno che apparteneva alla sua famiglia. Per le consorelle l’arresto di questa persona è stato ritenuto un pretesto per deviare le indagini, e non credono a questa pista. Tutte e tre le missionarie avevano trascorso la loro vita in Africa, e nonostante l’età avanzata e i problemi di salute connessi, erano appena tornate in Burundi perché desideravano tornare dalla loro gente, che le amava e rispettava. Per loro volontà sono state sepolte in Congo.
Vedi Fides 8/9/2014; 9/9/2014; 11/9/2014
Il corpo del parroco della parrocchia di Arcelia, diocesi di Ciudad Altamirano (Messico), don José Acuña Asención Osorio, 42 anni, messicano, è stato trovato, grazie ad una segnalazione anonima, nelle acque del fiume Balsas, vicino al paesino di Santa Cruz de Las Tinajas, nel comune di San Miguel Totolapan (regione di Tierra Caliente, al centro del paese), lontano dalla sua residenza. Era scomparso dalla domenica 21 settembre, lasciando sgomenti i fedeli che lo aspettavano per la Messa. La causa della morte è stata una asfissia da annegamento. Nella zona non è il primo caso che si verifica, in quanto la tecnica di tenere la testa delle persone sott’acqua fino all’afissia è usata dalla criminalità a scopo di estorsione. Secondo l’autopsia, la morte risale al 22 settembre.
Vedi Agenzia Fides 24/09/2014
Il sacerdote Reinaldo Alfonso Herrera Lures, che prestava servizio nella diocesi di La Guaira, in Venezuela,come cappellano militare è scomparso la sera di giovedì 25 settembre, mentre stava raggiungendo la sua auto per tornare a casa. Non si sono più avute notizie di lui fino alla sera di sabato 27 settembre, quando è stato trovato il suo corpo senza vita. Padre Reinaldo era stato parroco in diverse parrocchie della diocesi di La Guaira. Da qualche anno prestava servizio come cappellano militare. Era anche cancelliere della diocesi di La Guaira e cappellano del Colegio Champagnat a Caracas.
Vedi Agenzia Fides 30/9/2014
Padre Andrés Duque Echeverry, parroco di San Buenaventura a Medellin, in Colombia, è stato vittima di una rapina, avvenuta il 3 ottobre. Accoltellato e ucciso all’uscita della metro, il suo corpo è stato portato all’obitorio e la sua identificazione è avvenuta in ritardo in quanto era stato derubato di tutto, compresi i documenti ed altri effetti personali.
Vedi Agenzia Fides 06/10/2014
Il corpo di padre John Ssenyondo, missionario comboniano di nazionalità ugandese, 60 anni, è stato ritrovato in una fossa comune vicino alla località di Chilapa (diocesi messicana di Chilpancingo-Chilapa), insieme ad altri cadaveri. Il sacerdote era scomparso il 30 aprile 2014, dopo aver celebrato un matrimonio nella comunità di Santa Cruz, a Chilapa, dove svolgeva il ministero pastorale. Per la polizia non sono chiare le ragioni dell’omicidio. Il ritrovamento è avvenuto il 29 ottobre, ma solo il 13 novembre il medico legale ha compiuto le ultime verifiche e ha avvertito la diocesi. Padre Ssenyondo era arrivato sei anni fa a Guerrero, dopo aver svolto il ministero pastorale a Tlacotepec (zona Heliodoro Castillo), in seguito era stato assegnato alla chiesa di Nejapa, nel comune di Chilapa. Aveva chiesto di essere incardinato nella diocesi.
Vedi Agenzia Fides 3/06/2014;15/11/2014
Il corpo senza vita di don Gregorio Lopez Grosotieta, 39 anni, che era scomparso la sera del 21 dicembre, è stato ritrovato il giorno di Natale nella città di Colonia Juárez, comune di Tlapehuala, nella regione di Tierra Caliente, diocesi di Ciudad Altamirano (Messico) a cui apparteneva. Il sacerdote, che era professore al Seminario maggiore “La Anunciacion” della sua diocesi, è morto per asfissia, poche ore dopo il rapimento. Secondo alcuni testimoni, il sacerdote sarebbe stato sequestrato dai malviventi che lo hanno costretto a salire su una vettura prelevandolo dal seminario.
(Agenzia Fides 30/12/2014)
Il parroco di Sant’Andrea Apostolo a Pisco, nel Perù centro meridionale (provincia e diocesi di Ica), don Alfonso Comina Zevallos, 56 anni, è stato picchiato a morte e ucciso nella casa canonica a lato della sua parrocchia, il 24 dicembre. Secondo le indagini il sacerdote è stato colpito al viso e alla testa con una sedia, tra le 8 e le 9 del mattino, probabilmente da più di una persona. Il suo cellulare non è stato trovato in casa.