Haiti: Natale, “festa di Famiglia”
Nel loro Messaggio per il Natale, pervenuto all’agenzia Fides, i vescovi haitiani hanno messo in evidenza le grandi situazioni di sofferenza e conflitto che sembrano compromettere l’unità della popolazione. “Il desiderio di dialogo è essenziale (…) Natale dovrebbe essere una festa di famiglia, di comunione e integrazione fraterna . (…) La festa dell’Emmanuele, che dona alle famiglie l'opportunità di incontrarsi, sia per noi haitiani, uomini e donne, figli e figlie della stessa terra, l'occasione di un incontro fraterno per uscire dalle nostre notti di paura, di diffidenza, di esclusione, di scontro!”, possiamo tradurre dal documento redatto in lingua francese.
Guardando all’esperienza della famiglia di Nazareth, il Messaggio sottolinea la situazione di indigenza, di minacce ed esclusione vissute da Gesù bambino. “il Bambino (di Natale) è stato vittima di minacce e di esclusione. Maria e Giuseppe sono fuggiti con Lui in Egitto . Come Lui, molte famiglie haitiane continuano a fuggire affrontando il mare, rischiando la vita, attraversando le frontiere e soffrendo l'umiliazione, il rifiuto, l'esclusione e la negazione dei loro diritti fondamentali. Nel loro espatrio, in cerca di una vita migliore, trovano abusi, degrado , xenofobia e anche la morte.”
Si ripete il dramma comune a molte genti. L’evangelizzazione, perciò, mira a rimuovere le cause di queste tensioni: la prima cosa è agire sul cuore dell’uomo, portare l’annuncio di Cristo Risorto che rende disponibili i cuori al cambiamento.
il testo completo del messaggio
fonte Missio – Agenzia Fides